La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha analizzato il nuovo contratto di prestazione
occasionale all’indomani dell’uscita della circolare INPS esplicativa ed in attesa della piattaforma che permetterà l’utilizzo del Libretto di Famiglia e delle Prest.O.
Nel suo approfondimento la Fondazione evidenzia che, nonostante la norma preveda il divieto di utilizzare prestazioni occasionale da soggetti con i quali l’utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa, non è stata prevista alcuna sanzione in caso di violazione del divieto da parte dell’utilizzatore.
Inoltre, posto che le imprese o professionisti potranno ricorrere al contratto di prestazione occasionale solo se il numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato non sia superiore a cinque, altra criticità riscontrata è che la circolare INPS n. 107/2017, include gli apprendisti nell’organico aziendale, mentre gli stessi dovrebbero essere esclusi.
Per quanto concerne, infine, le sanzioni, la circolare n. 7 del 6 luglio 2017 della Fondazione evidenzia come l’apparato sanzionatorio della Legge n. 96/2017 nulla disponga in caso di violazione del limite di compensi, con riferimento alla totalità dei prestatori, superiori a 5.000€ nel corso di un anno civile.