Anche se a proposito del personale navigante delle compagnie aeree, la Commissione interpelli sicurezza del Ministero del Lavoro, rispondendo ad un quesito posto dalla UILTRASPORTI, ha specificato un principio molto importante, valido in tutti i casi in cui i lavoratori si trovino a svolgere la propria attività lavorativa in Paesi esteri.
Nello specifico, con la risposta all’interpello in materia di sicurezza e salute n. 11 del 25 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sottolineato che il datore di lavoro deve valutare tutti i rischi compresi i potenziali e peculiari rischi ambientali legati alle caratteristiche del Paese in cui la prestazione lavorativa deve essere svolta, quali, a titolo esemplificativo, i cosiddetti «rischi generici aggravati», legati alla situazione geopolitica del Paese (es. guerre civili, attentati, ecc.) ed alle condizioni sanitarie del contesto geografico di riferimento non considerati astrattamente, ma che abbiano la ragionevole e concreta possibilità di manifestarsi in correlazione all’attività lavorativa svolta.