Dall’1 febbraio 2017 sono applicabili al personale le indicazioni fornite dall’Ispettorato Nazionale del
Lavoro, con circolare n.2/2017.
Una circolare condivisa con gli Istituti previdenziali che ha fornito le prime indicazioni operative sotto il profilo logistico, di coordinamento e di programmazione dell’attività di vigilanza svolta da tutto il personale ispettivo.
Per il personale ispettivo degli Istituti, la sede di lavoro continuerà ad essere allocata presso le rispettive strutture e le funzioni di programmazione e di coordinamento di tutta l’attività
ispettiva saranno assicurate dalla competente struttura centrale dell’INL e, per quanto riguarda le singole realtà territoriali, dai Dirigenti delle diverse sedi dell’Ispettorato che, a tal fine, si potranno avvalere del Coordinatore della vigilanza e dei “referenti” degli Istituti previdenziali.
I verbali porteranno il logo del nuovo Ispettorato nazionale del lavoro mentre è previsto che saranno organizzati percorsi formativi per armonizzare le differenti competenze professionali del personale ispettivo.
Per l’attività di vigilanza previdenziale occorrerà uno stretto collegamento con le competenti sedi territoriali dell’INPS grazie ad una interlocuzione diretta tra i Dirigenti delle diverse Amministrazioni, sia mediante la figura del “referente” della vigilanza previdenziale (RUO).
Anche l’attività di vigilanza assicurativa necessiterà di coordinamento.
Ciascun Ufficio territoriale avrà uno o più aree dedicate alla vigilanza previdenziale e assicurativa ed a detta area si relazionerà tutto il personale dell’INPS e dell’INAIL e vi rientrerà circa 1/3 degli ispettori di provenienza ministeriale effettivamente adibiti all’attività di vigilanza.
Per la vigilanza tecnica saranno emanate apposite istruzioni, tuttavia la circolare n. 2 del 25 gennaio 2017 dell’INL, in considerazione dell’esiguo numero di ispettori tecnici presenti in talune realtà territoriali, invita i Direttori degli Ispettorati interregionali a programmare specifiche task force.