Il nuovo contratto di prestazione occasionale

Lug 12, 2017

Uno strumento innovativo, un nuovo contratto di prestazione occasionale. Si tratta della misura scelta per sostituire i voucher, quelli che ora si chiamano “Presto”. Questo il nome scelto dall’Inps per una misura che da pochi giorni, da lunedì 10 luglio, è diventata a tutti gli effetti operativa. Si tratta di regole che prevedono due diverse forme contrattuali. Da una parte il “libretto famiglia”, se il datore di lavoro è una persona fisica, ed il “contratto di prestazione occasionale” invece per gli altri datori di lavoro. A patto che, queste ultime aziende, abbiano fino a cinque lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato. Il primo sarà molto utile per le famiglie nel caso di piccoli lavoretti. O per poter utilizzare figure come quelle delle colf, ad esempio.

Le tipologie del nuovo contratto di prestazione occasionale

Il “Presto” utilizzabile avrà un valore di 10 euro ciascuno, a carico dell’utilizzatore ci sono 1,65 euro di contributi previdenziali, 0,25 euro di premio Inail e 0,10 di oneri gestionali. Un lavoratore, così, riceverà per ogni prestazione un compenso netto di 8 euro. Il contratto di prestazione occasione, invece, deve essere utilizzato da tutti quei soggetti che non sono delle famiglie. Ed in questo caso il “Presto” assicura un compenso orario di 9 euro netti, ma per ogni prestazione non si potrà percepire meno di 36 euro. Una delle norme, infatti, prevede che si dovranno pagare a prestazione almeno quattro ore. Trentasei euro appunto, anche se in realtà il lavoro è durato meno. Alla fine ad una azienda questa novità costerà circa 12,41 euro all’ora. Comprendendo oltre alla retribuzione di 9 euro anche 2,97 euro per la contribuzione Inps e 3,2 euro di premio Inail.

Come cambiano le cose

Cambiano le cose in agricoltura, dove si hanno minimi più bassi ed equiparati alla base contrattuale collettiva. Ma oltre ad un minimo, questi “Presto” hanno anche un massimo. Perché ogni lavoratore non potrà incassare più di 5 mila euro all’anno, con un limite di 2.500 per ogni utilizzatore di queste situazioni. Ed i vecchi voucher? Continueranno a restare operativi fino alla notte di San Silvestro. Ma solamente nell’ambito del bonus baby sitter alternativo al congedo parentale. Rispetto al passato, infine, sono cambiate le procedure per l’attivazione e per il pagamento. Entro la fine del mese gli interessati dovranno accedere alla piattaforma apposita per compiere tutti gli adempimenti del caso. Con la possibilità, in caso di necessità, di revocare la richiesta di questi contratti di prestazione occasionale entro tre giorni dall’attivazione.

 

Forse ti interessa anche Perché internazionalizzare la propria azienda nel 2017