La codatorialità nel contratto di rete è una forma sempre più utilizzata in tempi recenti. Si tratta di una modalità attraverso la quale un dipendente è ingaggiato con regole ben precise da un gruppo di aziende.
Legate fra loro da un contratto di rete di impresa. Di fatto un pool di aziende che partecipano, insieme, ad un progetto possono assumere un lavoratore. Una possibilità nata di recente, nel 2013, e basata su alcuni principi ben precisi. È il caso, ad esempio, delle responsabilità. Sul piano civile, penale ed amministrativo, infatti, bisogna rifarsi in caso di necessità a quanto previsto nel contratto di rete. Questo perché non si configura, in automatico, una solidarietà fra tutti i partecipanti del contratto.
L’importanza della codatorialità nel contratto di rete
Inoltre il potere direttivo sul lavoratore può essere esercitato da ciascuna impresa che prende parte a questo contratto di rete. La codatorialità nel contratto di rete permette di mettere in comune le competenze del lavoratore, per la buona riuscita del progetto. Un imprenditore, insomma, mette in rete anche le qualità di un proprio lavoratore. Con il datore di lavoro originario che continuerà a seguire in toto il rapporto (adempimenti burocratici, paghe…) con il lavoratore in questione. Un secondo modello di codatorialità nel contratto di rete, invece, prevede alcune situazioni un po’ differenti. Perché è possibile sottoscrivere un contratto di lavoro anche fra più imprenditori ed uno o più lavoratori, creando un unico rapporto ma condiviso.
Un lavoratore per più aziende
Di fatto così facendo il lavoratore assunto diventa una risorsa condivisa fra tutte le realtà imprenditoriali interessate. Con alcuni cambiamenti rispetto alla prima ipotesi. Ovvero si ha una solidarietà passiva tra tutti i codatori in caso a crediti di lavoro. Mentre in merito ad eventuali responsabilità penali, civili ed amministrative con conseguenti sanzioni bisognerà vedere quando contenuto nel contratto di rete. Perché di base non si configura una solidarietà automatica fra i partecipanti. Volgendo lo sguardo verso il futuro, la codatorialità nei contratti di rete potrebbe portare a diversi vantaggi per le aziende. Quali, ad esempio, una maggior efficienza ed elasticità nella divisione del lavoro in una rete di imprese, una maggior suddivisione dei costi, la salvaguardia di posti di lavoro importanti per la rete e la formazione e l’interscambio di esperienze fra i dipendenti interni di questa collaborazione.
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