Con riferimento alle visite mediche periodiche previste dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’Unione Sindacale di Base ha chiesto alla Commissione interpelli sicurezza del Ministero del Lavoro:
• su quale soggetto debbano ricadere gli oneri economici inerenti il trasporto dei lavoratori, con mezzo privato o pubblico, nel percorso, quando non può essere coperto a piedi, dalla casa di cura indicata dal Medico Competente per espletare gli esami clinici e biologici e le indagini diagnostiche, complementari alle visite in questione, al luogo dove abitualmente svolgono la proprio attività lavorativa;
• se il tempo impiegato dal lavoratore per spostarsi dalla casa di cura indicata dal medico competente al luogo nel quale lo stesso lavoratore esplica abitualmente l’attività lavorativa debba essere considerato orario di lavoro.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la risposta all’interpello in materia di sicurezza e salute n. 14 del 25 ottobre 2016, ha chiarito che i costi relativi agli accertamenti sanitari non possono comportare oneri economici per il lavoratore, compresi i costi connessi con gli eventuali spostamenti che siano necessari.
Inoltre nella medesima risposta è stato specificato che il tempo impiegato per sottoporsi alla sorveglianza sanitaria, compreso lo spostamento, deve essere considerato orario di lavoro.